Cosa significa “atto pubblico”?

È un particolare tipo di documento, previsto dalla legge, che ha due caratteristiche:

  1. può essere redatto solo da un notaio o da un pubblico ufficiale autorizzato;
  2. prevede delle formalità, cioè deve contenere degli elementi ben precisi.

Ci sono casi per cui, sempre per legge, l’atto pubblico è obbligatorio, a pena di nullità (cioè non è valido e non produce effetti). Alcuni esempi sono dati dalla donazione, dalla accensione di un mutuo, o dalla trascrizione di una compravendita di immobili.

Tra i contenuti, diversi a seconda del tipo di negozio giuridico, troviamo sempre la data e il luogo in cui il documento è stato redatto, l’identità delle parti e l’autenticazione delle firme e la lettura completa del contenuto. Il tutto “certificato” dalla controfirma del notaio.

L’atto pubblico

  • fa pubblica fede
  • ha efficacia probatoria

La prima significa che il documento è valido subito e per tutti. Tecnicamente si dice che è “opponibile a terzi”, anche a un giudice.
Facciamo un esempio pratico, per quanto semplificato. Tizio vende a Caio una casa. Dopo due giorni tenta di venderla anche a Sempronio. Caio si oppone, perchè il vero proprietario ora è lui, quindi Tizio non ha più alcun titolo. Il tentativo di truffa, quindi, è stroncato sul nascere, grazie alla efficacia dell’atto notarile. A parte la disonestà di Tizio, non ci saranno altre conseguenze giuridiche.

Il secondo elemento vuol dire che, in caso di contestazioni (in particolare se si arriva a un processo), non è necessario accertare la veridicità degli elementi contenuti nell’atto, perchè lo ha già fatto il notaio.
Attenzione: il pubblico ufficiale riporta la volontà delle parti così per come viene espressa, ma non è in grado di verificare se corrisponda al pensiero reale. Per esempio, una persona dichiara di voler vendere la propria casa: come si fa a sapere se  lo vuole veramente o è stato costretto, minacciato, ricattato? Il notaio non può fare altro che prendere atto della dichiarazione e trascriverla. L’atto è comunque valido. Accertare le eventuali circostanze illecite che hanno condizionato la volontà del soggetto è compito dell’Autorità Giudiziaria.

Nel caso di un mutuo, per tutelarsi, la banca iscrive una ipoteca sull’immobile mediante atto pubblico: se il debitore non paga, l’immobile viene espropriato. L’esecuzione forza può avvenire subito, senza bisogno di chiedere una sentenza di condanna.

E se l’atto è falso?
Il notaio conserva copia di tutti i documenti che redige. Se qualcuno opponesse un documento dubbio, sarebbe facile fare dei controlli, riscontrandolo negli archivi notarili. Anche per questo l’atto pubblico fornisce delle garanzie.

Al massimo potrebbe verificarsi il caso in cui il notaio stesso dichiara il falso, ma questo va dimostrato mediante apposito procedimento giudiziale.

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