Il notaio

Vizi, ipoteche, servitù, vincoli, clausole, legati. Sembrano parole incomprensibili (e magari lo sono), ma rappresentano qualcosa di concreto: sono solo alcuni dei rischi a cui si può andare incontro in particolari situazioni della vita di ogni giorno.

Tecnicamente, si chiamano “istituti giuridici”. In parole più semplici, sono delle situazioni-tipo che vengono disciplinate da una serie di norme apposite. Tutti quanti, anche senza avere una laurea in legge, conosciamo (e viviamo quotidianamente) degli istituti giuridici. Si pensi al matrimonio, che ha le sue regole per essere valido, oppure ad un contratto di acquisto, che deve essere fatto in un certo modo e prevede determinate conseguenze. Comprare un biglietto dell’autobus è un contratto di acquisto: anche se non ci pensiamo, sappiamo benissimo che noi siamo obbligati a pagare il prezzo e la compagnia è tenuta a prestare il servizio.

Però ci sono anche dei casi in cui le cose si fanno complicate. Facciamo alcuni esempi.

Voglio costituire una società. Esiste una quantità enorme di modi per farlo (Società per Azioni, Società a Responsabilità Limitata ordinaria oppure Semplificata, Società in Nome Collettivo, Società in accomandita Semplice, ecc.). Qual è la formula più adatta alle mie esigenze? Quale mi tutela meglio dai miei soci? Quale difende meglio il mio patrimonio personale?

Sto acquistando una casa. Il venditore ha il dovere di comunicarmi tutti i “segreti” dell’immobile, anche quelli che non si vedono. Cioè, mi deve garantire che, una volta che io sarò diventato proprietario, nessuno potrà venire da me a vantare pretese. Mi posso fidare? Dopotutto, si tratta di un estraneo che ha solo l’interesse di vendere e incassare i soldi…

Un mio parente vuole donarmi una parte del suo patrimonio. Lo può fare o “qualcuno” (lo Stato, gli eredi, ecc.) si può opporre? Se accetto, a cosa vado incontro?

In tutti questi casi, come in mille altri, tutti desiderano avere risposte certe e che le cose, anche le più intricate, siano fatte bene, rispettino le leggi, ma soprattutto, rappresentino la soluzione migliore. Ma non basta. Poiché ci sono sempre almeno due parti coinvolte (e spesso sono molte di più) ed ognuna vuole fare i propri interessi (magari a scapito degli altri), è necessario che tutte siano ugualmente tutelate, senza “soprese” o “fregature”.

Ci sono situazioni, quindi, dove occorre avere la consulenza e la supervisione di un professionista qualificato, che conosca bene la materia e che sia al di sopra delle parti. Questo è il notaio!

Rivolgersi a questo specialista prima di concludere un atto giuridico, significa essere certi di non andare incontro a conseguenze (magari spiacevoli) dopo, quando potrebbe essere troppo tardi. Vuol dire non rischiare lunghe ed estenuanti cause in tribunale.  Per questo si dice “Più notaio, meno giudice”.

La figura del notaio è talmente importante che in alcuni casi la sua presenza è obbligatoria per legge. Lo Stato, cioè, gli affida il compito di tutelare i cittadini e garantire che gli atti siano sicuri, validi e che durino nel tempo.

Il notaio, pertanto, è contemporaneamente un libero professionista ma anche un pubblico ufficiale e come tale deve avere una particolare preparazione giuridica, garantita da un percorso formativo e da una serie di esami che sono tra i più difficili e severi del mondo.

“Dalla tua parte, sopra le parti” non è solo un motto: è la garanzia che tutti abbiano la giusta tutela.

In concreto, cosa fa il notaio? Scoprilo qui.

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