Il Rapporto Dati Statistici Notarili relativo alle compravendite di beni immobili e mutui nell’anno 2020, pubblicato sul sito www.notariato.it fotografa la situazione del mercato nel primo anno di pandemia.
Il 2020 ha visto un calo significativo delle compravendite di beni immobili: abitazioni e pertinenze, ma anche uffici e fabbricati per uso commerciale. Infatti, rispetto al 2019, la riduzione è stata del 8,2%, con una battuta d’arresto nel primo semestre 2020. Soprattutto i mesi interessati dal lockdown hanno visto i numeri peggiori: marzo -51%, aprile -75%. Con il ritorno alle parziali riaperture, i dati hanno cominciato a “normalizzarsi”. Se maggio ha comunque registrato un calo del 26%, il secondo semestre ha fatto registrare una decisa crescita (+42,5% rispetto al semestre precedente).
Più contenuto il calo nel settore degli immobili ad uso abitativo. Alla fine del 2020, la riduzione complessiva delle compravendite in confronto al 2019 è stata del 7,7%. Di questi acquisti fatti dagli Italiani, il 60% hanno usufruito delle agevolazioni per la “prima casa”.
Da un punto di vista geografico, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di scambi (il 19,3% del totale nazionale) seguita da Veneto e Piemonte. Parlando di età, invece, la fascia tra i 18 e i 35 si conferma quella che opera il maggiore acquisto di fabbricati (27,5%) con un aumento rispetto a quanto registrato nel 2019.
Non meno degno di nota è il dato sull’andamento dei prezzi. Il valore medio delle case è aumentato, pur con una riduzione in caso di acquisti effettuati con le agevolazioni, mentre le altre categorie (terreni e fabbricati) hanno visto ridursi le quotazioni al di sotto dei livelli del 2019. Gli immobili di valore superiore a 1 milione di euro scambiati nel 2020 sono stati poco più di 5 mila, di cui 3.300 abitazioni, in calo rispetto all’anno precedente.
Anche i mutui erogati hanno visto un calo: se il valore medio è rimasto sostanzialmente invariato, il numero complessivo si è ridotto dell’8% su base annua, con una punta del 17% nel periodo delle chiusure totali.
Per approfondire l’argomento, si consulti la pagina dedicata sul sito nnotariato.it.